IgM-HIV
Accolgo la proposta di GATTO Pensavo che il proponente volesse intervenire direttamente. Il problema degli anticorpi IgM anti-HIV è semplice. Le IgM sono anticorpi precoci, che si sviluppano nella prima fase della malattia infettiva e durano in circolo qualche mese, tranne rare eccezioni. Vengono comunemente utilizzati per stabilire se l'infezione - per esempio da HAV, CMV, toxoplasma, da virus della rosolia, della mononucleosi infettiva - sono acute (o molto recenti) oppure sono infezioni del passato (nel qual caso si ritrovano solo anticorpi del tipo IgG). Un altro criterio per stabilire se un'infezione è acuta o recente è il rialzo del titolo anticorpale in determinazioni successive. Nel caso dell' "HIV", mai è stata utilizzata la ricerca delle IgM. Sarebbe stato teoricamente un dato utile per definire un'infezione recente, la prognosi o per stabilire una connessione di tipo epidemiologico più definito. Non ci sono e non c'erano mai state difficoltà di tipo tecnico per distinguere le IgM dalle IgG, neanche in questo caso. Tuttavia l'esame non è mai stato utilizzato perché i risultati non erano in accordo con i desiderata di chi li proponeva ... I risultati non erano affatto coerenti. Come molti altri aspetti del resto.
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commenti
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scusate, voi Blu 88 e Maipiu mi spiegate qual'è la vostra malattia? Maipiu scrive che "Il paziente, la persona che studia su di sè la propria malattia..." dunque la malattia qual'è presisamente? perchè un test-hiv positivo di per se non significa malattia. Certamente il terrore psicologico e lo sconcerto non sono d'aiuto, ma di per se non possono nemmeno produrre malattie. Dite che cercate una soluzione alla malattia, che cercate di capire se Yamamoto vi può essere utile in qualche modo. Ma mi potete spiegare in cosa consiste di preciso la vostra malattia, quali sintomi avete e se ovviamente questi sintomi sono ascrivibili in qualche modo e in modo SPECIFICO alla vostra sieropositività? grazie
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postato da Marco il 03/10/2010 22:06 |
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leggere la tua caparbietà, blu 88, è per me sempre di conforto. Continuare a cercare senza smettere mai...la ricerca di una verità improbabile. Verità improbabile. Ho letto anche io in giro per il web di persone che volontariamente testano il gc. ma gli interrogativi da porsi sono tanti......
ricordi? Avevamo trovato da qualche parte uno che lo vendeva....quando? Mille anni fa... Ho l'impressione che il gc maf sia diventato un nuovo businnes. Si presta inoltre a due interrogativi. Il primo è : "Funziona?". Il secondo "E' il gc maf del nostro Yam?". Ho letto che lo vendono addirittura in pillole.. sigh... ma il paziente fai da te è un conetto che mi piace. Il paziente, la persona che studia su di sè la propria malattia... cogliendo i suggerimenti che pur non risolutivi recano cmq qualche beneficio.. ad esempio vedere come il NAC, che molti associandolo subito ai dissidenti scartano a priori , beh dicevo il NAC è davvero un ottimo antiossidante. Talvolta consigliato dagli stessi medici che ioperano nel'ambito delle linee guida. Il fatto è che se i dissidenti sono a livelllo di gatto e bigcat ... transeat. Ho imparato a cogliere qua e là ... dopo anni sono arrivata alla conclusione che una terapia personalizzata tanto sbandierata dai nostri luminari e mai dico MAI vista dal vivo ... beh ... una terapia personalizzata con una revisione dei dosaggi attraverso gli esami di farmacogenetica , sarebbe davvero ad hoc. Lo so che vado off topic.. ma a me la storia delle dosi ha collpito assai. Poi ti trovi a contattare il medico che ha pure presentato gli studi su terapie dimezzate e ti senti dire....."sono casi... casi singoli che trovano il temo che trovano...." In realtà nonsi ha nè tempo nè voglia di sottoporre i pazienti a uno screening che faciliterebbe la somministrazione della terapia.. Ciao blu88. Con tanta simpatia mapiu |
postato da mapiu il 22/06/2010 06:45 |
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Mi ero dimenticato di far notare che solitamente la viremia di un sieropositivo al virus HIV è nell'ordine delle migliaia o decine di migliaia di copie, mentre la viremia di un sieropositivo al virus dell'epatite ha milioni di copie.
Prendiamo per veritiero il blog di una ragazza americana che ha il cancro ( ritengo improbabile scherzarci su ) e così abbiamo ancora l'ennesimo esempio di persone che stanno testando volontariamente il GCMAF. http://meganscircle.blogs pot.com/ |
postato da Blu88 il 21/06/2010 09:16 |
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Dott. Franchi non voglio entrare in polemica con lei, ma il fatto che taglia corto sull'infezione prevalentemente eterosessuale in Africa mi ha già dato la risposta. Non sta in piedi nessuna "balla" in merito alla fame che patiscono gli africani o alle malattie infettive che hanno endemiche ( come se gli europei avessero il proprio corpo completamente disabitato da virus e batteri e non ci fossero le grastroenteriti ).. forse l'unica "balla" sono le cifre sul numero dei contagiati che le associazioni di vario tipo continuano a rilasciare per autoreferenziarsi ancor di più... ma se anche le cifre fossero il doppio del reale in Sudafrica ci sarebbero sempre oltre 3 milioni di persone hiv+ quasi tutte etero...
PS...un mio zio ha l'epatite C (scoperta per caso oltre 25 anni orsono e non ha particolari problemi, tutt'altra cosa per mio nonno che è morto per cancro al fegato molti anni fa a causa del virus hbv senza fortunatamente infettare nessun parente se non forse mia madre che è risultata positiva al test a differenza di mia nonna che è risultata negativa al test fino a pochi anni prima di morire per vecchiaia, e mio nonno faceva sesso con la nonna e non la figlia ...che sia chiaro ) ed non ha infettato nè mia zia nè le mie due cugine, nonostante facesse sesso con lo zia. Apriamo altra discussione sulla particolarità del virus hcv e hbv ? o ipotizziamo particolari "contorni" immuninitari dei miei parenti? Vorrei proprio vedere quanto sarebbe diffusa l'infezione da hiv se avessero ritardato di 5 O 10 anni la scoperta degli anticorpi e di conseguenza avessero lasciato la "libera" donazione di sangue a cani e porci ( per non dire del sesso libero che ha subito una frenata paurosa negli anni 80-90 a causa della peste del secolo ) Ho riportato l'esempio dell' hcv proprio perchè viene considerato poco infettivo e nonostante questo milioni di Italiani sono infetti ... Sono compunque convinto che resta un mistero l'evoluzione clinica dell'infezione di un virus che prende di mira i linfociti, che in alcuni progredisce molto molto lentamente ed in altri galoppa velocemente. Ad ogni modo basta contare il numero dei contagiati da trasfusione degli anni scorsi. Sono solo 1000 escludendo quelli che avevano problemi di emofilia? Bene... 1000 persone sono più che abbastanza per far passare la voglia di elaborare teorie barcollanti sull'infettività o meno del virus hiv. Farebbe più chiarezza se invece di porsi sul confine del dubbio dicesse chiaramente che il virus hiv non esiste.( anche dire che esiste ma non è pericoloso sarebbe poco edificante ). Saluti senze polemiche e rancori. |
postato da Blu88 il 14/06/2010 08:39 |
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Per BLU88: se l'AIDS fosse stato infettivo, trasmesso da un virus, saremmo già tutti morti, in accordo con le previsioni degli esperti. Esperti che hanno sbagliato le loro previsioni ogni volta che le hanno fatte - per decine d?anni - fino a quando non hanno smesso di proporle (tutto documentato nei miei scritti, libro compreso). Di questi aspetti ne ho parlato in diversi post sul blog, e sul sito. Se BLU88 vuole fare obiezioni, si informi, le presenti in modo articolato e non butti delle frasette preconfezionate là, come si farebbe sul bancone di un bar. Non ha tanto senso.
PS L'uso del preservativo è sempre stato molto limitato nella nostra popolazione. La pillola antifecondativa viene assunta da circa il 24 % della popolazione femminile sessualmente attiva ... La tossicità del seme e le modalità dei rapporti di un sottogruppo di omosessuali, come spiegato dalla Eleopulos riguarda UN aspetto, a suo avviso, importante e trascurato. Ce ne sono altri, ovviamente. In Africa è tutta un'altra cosa. |
postato da ffranchi il 13/06/2010 13:07 |
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Mi domando cosa servono discussioni sulla trasmissibilità del virus a secondo del ruolo.
Stiamo scherzando? La semplice constatazione che in Sudafrica la maggior parte delle infezioni avviene tramite rapporti eterosessuali schianta ogni tesi od ipotesi costruita su limitati "sondaggi" tra i gay passivi attivi o versatili o bx ecc ecc. E' fuori di ogni dubbio che la probabilità di prendersi l'hiv aumenta con la penetrazione anale, semplicemente perchè il liquido infettante ha più ampie superfici di tessuto con il quale venire in contatto, TESSUTO che ricopre il glande del pene ricordiamocelo bene. ( l'hiv entra da 1 mm quadro di tessuto.. non serve una superfice di mezzo metro quadrato...) Assurdo leggere queste "baggianate",che rischiano di inculcare la convinzione che mettendolo solamente si può fare sogni tranquilli. In Italia ed altri paesi evoluti l'infezione non ha colpito in maniera devastante gli etero sessuali solamente perchè l'uso del preservativo nei rapporti "volanti" di fatto impedisce qualsiasi contagio. Tra i maschietti non esiste il pericolo di restare incinti. |
postato da Blu88 il 09/06/2010 08:10 |
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forse, da alcuni, può essere considerato un eccesso di prudérie.... io, invece, trovo l'intervento dell'amministratore pertinente e necessario. Quell' "ho tra le zampe" offende per il sotteso oggettificante dell'altro. Forse voleva essere e poteva essere una battuta di spirito.. in ogni caso non in linea con la filosofia condivisibile o meno cui questo blog si ispira. mapiu
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postato da mapiu il 26/05/2010 08:46 |
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buonasera dottor Franchi, grazie di tutto in anticipo per tutto quello che ha fatto e sta facendo per dare informazione corretta,leale e con fondamento.Ho sempre letto il piu' possibile ma non sono mai intervenuto su un post....ma credo che sia opportuno...visto l'aria pesante che e' stata creata da certi intervwenti di Gatto e Bigcat.
Credo che lei non si meriti proprio certi aggettivi, non sono un medico e quindi non posso portare dei dati di studi etc, ma sono fermamente convinto che i sig.ri prima di fare affermazioni cosi' sicure su un argomento cosi' delicato dovrebbero andare forse con piu' cautela.Qui siamo tutti convinti di volere trovare una soluzione diversa da quella attuale ma voglio anche dire che certe teorie di stdiosi dissidenti, non fanno bene a nessuno in quanto tendono a stabilizzare soltanto la convinzione che le terapie da protocollo siano errate e basta.Non potete pavoneggiare una vs. posizione e basta, cerchiamo di essere piu' collaborativi nel pensiero e non offensivi. tanto mi era dovuto, grazie per avermi letto a presto |
postato da anima libera il 25/05/2010 23:47 |
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ho tirato fuori la questione perchè ho tra le zampe un ragazzo di 18 anni con l'elisa positivo a marzo (era negativo ad ottobre dello scorso anno) e nel frattempo è stato ricoverato per un pneumotorace che gli ha dato parecchi problemi,
[...] L'amministratore chiede a GATTO: cosa vuol dire "ho tra le zampe?" Anzi, basta così. PS Ero deciso a non lasciare questa razza di commento sul Blog. Invece è giusto che tutti possano leggerlo per intero, perciò aggiungerò anche questo ai suoi precedenti sul post. La mia opinione è tale per cui lo invito a fondarsi un blog personale dove tutti potranno abbeverarsi direttamente alla fonte della sua profonda conoscenza e saggezza, qui ne ha già profusa a sufficienza. |
postato da gatto il 25/05/2010 00:05 |
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Ciao Gatto,
Mai testato le IgM contro hiv, mi consigli di farlo? E dove? Sarei anche curioso di misurare i valori della Negalase per confermare la mia buona salute in accordo con essa e quindi anche assenza di infezioni attive, ma non so dove si facciano queste misurazioni. immagino che un basso livello di IgM - hiv indichi assenza di infezioni attive, ma immagino che anche in questo caso per hiv si faccia eccezione come sempre. Quando mai infatti, in tutta la storia della medicina gli anticorpi non rappresenterebbero immunizzazione per questo o quel microbo' questa è la base stessa della profilassi della vaccinazione. Ma il solito hiv guarda caso fa eccezione, secondo l'ideologia del business medico-farmaceutico, come sappiamo bene infatti, gli anticorpi dell' hiv (ammesso che di questo si tratti ) non indicano immunizzazione per hiv. Io penso che se qualcuno avesse una vera infezione non ci sarebbe bisogno di fare delle analisi per capirlo o doverlo convincere con una politica di terrore, insistendo da venti anni ormai (come nel mio caso) senza per altro, ne successo e ne alcuna esperienza nelle previsioni che si vanno a fare, ma solo giocando all' azzardo e al bluff e anche barando..e come tutti i giochi d'azzardo per ora hanno reso una fortuna a chi ha azzardato, bleffato e barato, sulla storia dell aids infettivo ma la fortuna non e' eterna....e ai bari prima o poi cadrà l'asso che nascondono nella manica.. |
postato da bigcat il 22/05/2010 03:00 |
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ebbene, quanti ti voi anticorpo-positivi avete mai testato le IgM contro hiv? lei dott. Franchi, cortesemente, ritiene che testare le IgM abbia un significato particolare?
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postato da gatto il 20/05/2010 01:08 |