Scissione inconciliabile tra i Dissidenti
A questo indirizzo si ritrova il mio commento alla scissione che si è verificata nel Gruppo per la Rivalutazione Scientifica della Teoria Infettiva dell'AIDS. Intervento di risposta ad Anonimo (24/09/10): E' vero quel che Lei dice: le due posizioni (Duesberghiane e Perthiane) sono da tempo inconciliabili. Quello che deve succedere in un contesto scientifico è un confronto tra le due, una sfida a colpi di argomenti logici. Non può esserci il pareggio. Non si sarebbe dovuta mantenere una coesistenza di due tesi così differenti. La soluzione doveva comportare il riconoscimento della teoria vincente. Avrebbero anche potuto - nel ventaglio delle possibilità - risultare perdenti tutte e due e prevalere un'altra ancora, migliore.
Yamamoto è stato un discorso a parte. Le risposte alle verifiche che io cercavo sono state: 1) molto criticabili sul piano della spiegazione scientifica, 2) negative per quanto riguarda il ritrovamento dei pazienti trattati e miracolati (Y. ha fornito delle risposte ridicole non a Franchi, ma ai direttori delle riviste), 3) molto incerte (sicuramente non entusiasmanti) sui pazienti auto od etero trattati - vedi iniziative Inghilterra, Israele, Germania -, 4) entusiasmanti su cellule e sistemi molto semplici, 5) positive, con riserva, su topi, 6) negative su studi paralleli effettuati da gruppi indipendenti (riguardo i livelli della nagalasi in varie patologie). Sette: positive sul riscontro di irregolarità negli studi di Yam. Gli saranno ovviamente scusate nel caso vi sia qualcosa di utile nella cura dell'uomo con il GcMAF.
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commenti
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Torchio (6/5/2011) ha ragione: i dissidenti avrebbero dovuto fare quadrato attorno alla ipotesi - forte e non ancora falsificata - dei ricercatori del Gruppo di Perth. Purtroppo invece li hanno isolati e tra i dissidenti hanno prevalso gli argomenti più deboli e discutibili. Questo ha permesso alla scienza ufficiale di rigettarli con alcune buone ragioni.
Inserirò sul sito il botta e risposta tra la Eleopulos & C e Duesberg (FF 20140108) |
postato da FFranchi il 08/01/2014 08:58 |
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infatti tutto ciò è folle, come già le scrissi anni fa! l'errore dei dissidenti è stata la scissione, già respinti dalla comunità scientifica mondiale, l'unico modo di farsi ascoltare e prendere credito, sarebbe stata quella di mostrarsi compatti e fornire una teoria unica ed alternativa.
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postato da torchio il 06/05/2011 22:51 |
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risposta a devil che parla di PERSONE COMUNI CHE HANNO LETTO QUALCOSA SU INTERNET, sottintendendo che lui invece è un "addetto ai lavori" .. premesso che tali signori hanno riempito i cimiteri con le loro ?teorie e cure ufficiali?, x dare un esempio della supponenza dei sedicenti ?scienziati?, ricordo con piacere la figuraccia che fece il prof. Aiuti in una trasmissione de La 7 sui vaccini (ne uscì piuttosto malconcio) quando in collegamento col dr. Attilio Speciani (giovane medico con 2 specializzazioni ed esperto in 'medicina integrata') volle montare in cattedra chiedendogli quante sue pubblicazioni avessero ospitato le "riviste scientifiche" (buone quelle!) e lui ne vantava ben 400.!. a parte il fatto che Speciani ha ca 40 anni e Aiuti ca 80, e che essendo lui allineato a big pharma, gli pubblicano tutte le c....te che scrive, ha dato dimostrazione della sua ignoranza chiedendo sarcasticamente (secondo lui) se era vero che curava l'influenza con la MALALEUCA (sic) .. voleva ironizzare su un fitoterapico efficacissimo, non conoscendone nemmeno il nome esatto che è MELAEUCA ALTERNIFOLIA..(vecchissim a medicina degli aborigeni australiani, usata anche nella IIa guerra mondiale dai medici militari x curare le ferite infette dei soldati) se questi sono i ?sapienti?.. siamo a posto!
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postato da gianpi il 08/01/2011 01:03 |
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La scienza,senza coscienza,sarebbe soltanto una filosofia della MORTE; una maschera avente una parvenza di bene,ma che in realtà nasconderebbe il male e la rovina dell'uomo....
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postato da xxx il 03/01/2011 10:09 |
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Di fronte alla crisi economica, anche le aziende della Big Pharma cercano di esplorare nuove strade. Sarebbe interessante capire quanti anni puo' sopravvivere una persona in maniera decente (magari senza contrarre l'"Hiv") sparandosi ogni giorno un pillolone del genere.http://www.repubblica.it/salute/medicina/2010/11/23/news/aids_scoperta_la_pillola_preventiva_che_abbatte_i_rischi_di_contagio-9414986/?ref=HREC1-2
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postato da paride il 23/11/2010 20:04 |
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Per Devil: scusa Devil hai fatto caso di chi sia il link che ci hai segnalato ?
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postato da Dario il 17/11/2010 12:09 |
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Vi riporto un link che mi sembra esauriente:http://www.biaids.it/Reso urces/Document.aspx?title =HIV%C2%A0Resources&data= rTcrCbqXgFzNqECDrkO0ww%3D %3D&title=L%E2%80%99HIV+c ausa+l%E2%80%99AIDS+Le+ev idenze+dai+postulati+di+K och
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postato da devil il 15/11/2010 12:41 |
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evidentemente devil che allude a me ha capito chi è il nuovo nemico da combattere, d'altra parte i sostenitori della teoria ufficiale - negli anni - si sono adattati alla situazione e alle circostanze per ingannare meglio le "vittime" del presunto Hiv. Non fosse che proprio quei "bravi immunologi" di cui parla sono stati i più indefessi sostenitori (da un versante o dall'altro) della medicalizzazione per il fittizio Hiv, infatti io non ho memoria di "bravi immunologi" che abbiano mai fatto presente ai loro pazienti che il cosiddetto virus Hiv in realtà non è mai stato isolato, non è mai stato avvistato al microscopio elettronico e che i marcatori molecolari dell'ingannevole test-Hiv sono assolutamente e dimostratamente aspecifici. Che quel test è facilmente positivo in una condizione di switch TH1-TH2 dell'asse immunitario e che nella stragrande maggioranza dei casi gay si tratta di situzioni di forte stress ossidativo e nitrosativo tipico dell'assunzione del popper, così come della droga nel caso dei tossicodipendenti per il caso (mediamente) etero. Tu devil raccomandi di "NON SEGUIRE STRANE IDEE" proprio perchè devi difendere quell'indifendibile che dopo quasi 30 anni di "AIDS" è crollato sotto il peso di una valanga di contraddizioni, stai cercando solo di salvare il salvabile. Continua pure a fare il tuo lavoro, questa volta stigmatizzi lo stress ossidativo, la prossima? Da "chissà chi" arriveranno teorie "rivoluzionarie"? dipende da cosa intende per "rivoluzionarie" perchè si dà il caso il dott. Kremer sia stato colui che ha meglio smascherato l'operazione Hiv-Aids insieme al gruppo di Perth e vari altri. Evidentemente non sai nulla di Kremer, e nulla te ne importa ai fini della opera di propaganda sulle conseguenze del presunto Hiv, perchè le considerazioni di Kremer vanno ben oltre la "guarigione di un malato [ma un malato di cosa?] definitivamente con gli antiossidanti". Se avessi studiato veramente il dott. Kremer avrei capito che le cose sono ben piu complesse di come appaiono e di come riduttivamente le vuoi mettere, e che nell'immunodeficienza sono le riserve di glutatione e cisteina ad avere una parte fondamentale. Ma il tuo gioco è solo quello di tenere la gente nell'inganno, per questo il tuo nemico Kremer va combattuto a tutti con tutti i mezzi.
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postato da marco il 13/11/2010 20:53 |
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Per Devil: informati sul Gc maf....approfonditamente. ..poi posta qualcosa di sensato.Nessun consiglio medico, solo consigli utili.
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postato da Dario il 12/11/2010 13:53 |
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Che strana gente che si trova su questo blog! Persone comuni che hanno letto qualche articolo su internet e danno consigli di medicina, che parlano di stress ossidativo per qualsiasi problema. Sei sieropositivo? colpa dello stress ossidativo! hai una carie? colpa dello stress ossidativo! hai un'ernia al disco? ovviamente è colpa dello stress ossidativo. Kremer? Interessante come scrittore ma ha mai guarito definitivamente un malato con i suoi antiossidanti? Volete trattare una immunodepressione? Certamente dovete mangiare sano e in modo nutriente, fare attività fisica, rilassarvi, smettere di fumare e di beve ma poi andate da un bravo immunologo e parlate con lui, non seguite strane idee "rivoluzionarie" che arrivano da chissà chi!
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postato da devil il 06/11/2010 15:37 |
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Per positivo: Non mi sento di darti indicazioni approssimative.Dovresti contattare il Dott. Marco Ruggiero.Lui saprà dirti che strada intraprendere.
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postato da Dario il 02/11/2010 21:13 |
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ciao dario, cosa consigli di fare per capire dove intervenire?
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postato da positivo il 22/10/2010 22:49 |
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rispondo ancora a positivo:avrei evitato la HAART anche se "solo" per un mese. La "protezione" nel sesso è una bagianata, almeno per quel riguarda il presunto virus Hiv. Stai collegando impropriamente i CD4+ alla "terapia": vero che essa può dare un apparente (ed estemporaneo!) aumento iniziale dei CD4 e può dare l'apparenza di una riduzione dell'eventuale sintomatologia connessa ma un tale effetto antimicrobico non agisce nel senso del riequilibrio. Bisognerebbe indagare su altri fronti: non saprei spiegarmi bene la tua immunodeficienza. Bisognerebbe vedere se hai fatto vaccinazioni, se ti esponi a fattori tossici. Per certo la sieropositività non indica nessuna azione di virus, il resto è tutto da scoprire. Di Kremer devi cercare "La rivoluzione silenziosa della medicina dell'Aids e del cancro". Lo stress ossidativo e nitrosativo ha un ruolo nelle immunodeficienze, ma uno stile di vita ordinato e sano non lascia mai troppo spazio a questi fenomeni.
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postato da Marco il 22/10/2010 01:13 |
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Per Positivo: potrebbe essere stress ossidativo la causa di tutto...
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postato da Dario il 20/10/2010 22:26 |
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ciao marco, mi dai qualche titolo o eventuale indirizzo per poter leggere le sue osservazioni su come trattare biologicamnete gli immunodepressi?Ritornadno a me, ho fatto la haart per un mese, ed i valori sono saliti...ma stavo male...poi ho smesso e da quasi 300 sono scesi in molti mesi di non "terapia" in maniera progressiva....saimo ora a poco piu' di 100 la mia paura e'.... se scendo a poche decine di unita' cosa mi accadra'?Non mi sono mai drogato, non sono gay e ho sempre usato protezione...lavoro in un ambiente sano, mi alimento in maniere naturale, il piu' possibile....che cosa pensi?grazie
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postato da positivo il 19/10/2010 00:21 |
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"Strumenti per il pensiero scientifico in medicina e discussione sul ruolo dell'HIV" - Daniele Mandrioli.
Bravo Daniele Mandrioli, peccato però che dia per scontato l'esistenza di un virus indimostrato. Brutto affare questo, poteva evitare di impantanarsi... i tempi di Duesberg sono finiti. Caro Daniele Mandrioli, sei bravino ma hai sbagliato era. |
postato da Marco il 17/10/2010 22:26 |
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rispondo a positrivo:
sulle questioni relative al rientro in equilibrio e alla terapia biologica di compensazione ti consiglio di studiarti le pubblicazioni del dott. Heinrich Kremer. Sul tuo caso specifico capisci bene che da questi pochi elementi è quasi impossibile azzardare alcuna ipotesi: non ho idea se hai fatto o no la HAART (se si devi prima di tutto disintossicarti). Non ho idea da cosa possa dipendere la tua immunodeficienza ma per certo la supposta "infezione da virus Hiv" (anche se non c'è in ballo nessun virus) non ha nessuna rilevanza. Hai assunto droghe? hai assunto popper? se sei gay avuto ripetuti rapporti anali ricettivi non protetti con sperma? hai fatto vaccini? sul lavoro sei esposto a fattori tossici? ci sono questioni congenite? difficile determinarlo da qua. Valori di CD4 sotto i 100 sono compatibili con un marcato spostamento dell'equilibrio immunitario su TH2 e sono compatibili contemporaneamente con gli esiti a lungo termini del cosiddetto "cocktail antivirale". Insomma: non attenderei ne "eventi tempestosi" ne l'inizio di una "terapia" (chiamala terapia...) ma indagherei a fondo sulle vere cause del deterioramento immunitario, senza pregiudizi e senza paraocchi. |
postato da Marco il 17/10/2010 22:22 |
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Caro Dr. Franchi, che ne pensa di questo libro?
Aid$ - Strumenti per il pensiero scientifico in medicina e discussione sul ruolo dell'HIV Si può trovare su http://www.macrolibrarsi.it/ebooks/ebooks-aids.php |
postato da Blu 77 il 14/10/2010 14:29 |
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ciao marco, leggo moltissimo il blog ma non sono mai intervenuto.Vorrei come te curare la mia immunodepressione in maniera biologica.Che consigli dai sul reintegro della cisteina e del glutatione?dove sono contenuti questi elementi?La mia situazione e' in peggioramento continuo.I valori in continuo ribasso,,,,cd4 sotto i 100 ... tu cosa faresti al posto mio?Attendere eventi tempestosi o iniziare la terapia?grazie ciao
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postato da positrivo il 12/10/2010 00:31 |
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grazie della risposta, comunque non mi rimangono chiare alcune cose della sua posizione che magari mi spiegherà meglio. Io voglio dire che i trattamenti che si fanno negli ospedali a base di antivirali e inibitori della proteasi (questi ultimi creati per fermare la sepsi in caso di shock traumatico o grandi ustioni) funzionano solamente sopprimendo i sintomi o tutt'alpiù potendo scongiurare una situazione di grave pericolo per la vita stessa in condizioni di notevole immunodepressione. In questi casi il loro uso temporaneo non è condannato forse nemmeno dai dissidenti, per la comprensione fisiologica e patofisiologica di questi fenomeni immunologici e clinici, il supposto di una infezione causata dai cosiddetti virus HIV non è né sufficiente né necessario ma è obiettivamente superfluo. Distinguere tra chi siano o meno i dissidenti che condannano in toto o in parte gli antivirali nella sieropositività è un falso dilemma. La posizione di condanna assoluta, per essere puntigliosi è un "errore" ma oggettivamente è corretta la posizione di condanna degli antiretrovirali nella sieropositività come "cura" sistematica e continuativa della ... sieroposività. La posizione dissidente, di entrambe le sponde, ha come punto fermo la scarsa rilevanza della sieroposività come causa necessaria e sufficiente per lo sviluppo di una malattia immunodeficitaria, questo unitamente al fatto che un test Hiv positivo (essendo un indicatore aspecifico) può voler dire che al massimo c'è qualcosa che non va. Per questo non comprendo bene cosa debbano curare certi utenti di questo blog e qual'è il loro problema specifico, perchè se credono di dover curare il solo fatto di essere positivi al test-Hiv allora non sono dissidenti e nemmeno "dissidenti" ma semplicemente dei farmacocredenti appartementi alle varie teorie dell'"infezione da virus Hiv". Se poi hanno patologie particolari, devono riconoscere con onestà che quelle stesse non sono SPECIFICHE dello stato di sieroposività e che questa è solo blandamente collegata (ma neanche sempre) ad una generica problematica immunitaria. In ogni caso non è un virus e non causa progressiva immunodeficienza. Così qualcuno mi dovebbe spiegare tutta questa passione per Yam e le sue trovate, se e cosa c'è da curare e casomai se quel qualcosa dovesse mai essere SPECIFICO della propria sieropositivà. Perchè tutto ciò significherebbe non aver compreso l'inganno di fondo del test-Hiv, della medicalizzazione anti Hiv-Aids e soprattutto della necessità strategica del ritorno all'equilibrio (che non avviene MAI con l'HAART o una parte di essa) e della eventuale terapia biologica di compensazione, ad esempio col ripristino dei livelli di glutatione e cisteina qualora si dimostrasse una carenza. La soluzione a questo "enigma" è solo questa, che l'abbiate capito o no - quello di Yamamoto - sembra proprio essere uno dei tanti vicoli ciechi, tra tutti gli altri. E non certo l'ultimo.
[ffranchi: risponderò prossimamente, in questi giorni non riesco proprio] |
postato da Marco il 05/10/2010 23:28 |
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A Marco
purtroppo risponderò in ritardo alle domande. Non mi è proprio possibile ora. Dico solo che i dissidenti di entrambe le fazioni aborriscono gli antiretrovirali in blocco. Tuttavia alcuni singoli, di entrambe le parti, solo da poco tempo considerano il loro uso utile in talune circostanze. Quel che io andavo dicendo da oltre due lustri, anche se non ho mai preteso che questa fosse la soluzione ottimale. Per quel che mi riguarda, do per scontato che i sieropositivi che cercano delle cure migliori seguano già i canoni di una vita ragionevolmente sana. |
postato da ffranchi il 05/10/2010 22:52 |
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01/10/2010
gentile dott. Franchi, da qualche parte lei ha scritto che a differenza dei "dissidenti" non se la sente di condannare in generale l'uso degli antiretrovirali in quanto - c'è ammetterlo - in tanti casi hanno potuto salvare delle vite. Ora nel momento in cui si arrivano ad usare i farmaci inclusi nella tradizionale terapia antiretrovirale contro la "infezione da Hiv" e nel momento in cui le condizioni del paziente sono così gravi da richiedere l'uso di questi farmaci e - c'è da ammetterlo - che l'uso dei farmaci antiretrovirali ha un'azione antimicrobica e quindi un'azione di estermporaneo sollievo sintomatologico laddove siamo in presenza di un quadro immunitario piuttosto compromesso (ma non terminale) allora mi domando: ma quei pazienti per i quali si ricorre agli intiretrovirali non saranno mica rovinati da abusi di droghe o popper? non è forse che quando si arriva ad usare, e qui certamente a "ragione", gli antiretrovirali siamo in presenza di un quadro clinico già ben compromesso dall'uso continuativo di droghe o all'esposizioni di quei fattori che spiegano da soli, senza il fantomatico Hiv, l'immunodeficienza? grazie |
postato da Marco il 03/10/2010 18:38 |
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da una parte mi dispiace, perchè mi piacerebbe un fronte unico con l'unico obiettivo di ricercare la verità.
dall'altra per noi "profani", avere delle posizioni divise e quindi più distinte, ci rende le tesi sostenute forse un po' più chiare. non tutti sono chiari come lei dott. Franchi nell'esporre le varie correnti... |
postato da ghasi il 01/10/2010 16:04 |
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Nelle condizioni in cui la maggior parte della gente crede ancora al virus HIV e alle favole del terrore su di esso montate, è sconveniente la scissione ma se proprio una parte del mondo dissidente la vuole... che scissione sia. Vedremo poi quali interessi si muovono dietro. Io non sto dalla parte di Duesberg ma ne condivido le conclusioni di condanna della "terapia" e di condanna degli antiretrovirali. Nelle condizioni in cui l'enstablishment dell'Aids preserva ancora un potere sostanzialente intatto con le speculazioni sul "virus del sesso e del sangue" occorre che le due parti si uniscano nell'interesse comune di mettere in luce le contraddizioni generali della teoria Hiv-Aids, senza farsi la guerra, magari dichiarando le divergenze ma mettendo in primo piano le questioni principali e cioè l'assurdità del legame sieropositività-AIDS e la follia omicida della medicina Hiv-Aids. Stefan Lanka nega in blocco che esistano i retrovirus: l'argomento è di quelli forti. Va anche detto che il piu stretto collaboratore di Stefan Lanka è colui che, a mio avviso, ha centrato perfettamente i termini della questione e ha saputo risintetizzare e implementare la questione Hiv-Aids alla luce delle nuove scoperte scientifiche per fare il punto sulle vere cause del cancro. Sto parlando del dott. Heinrich Kremer.
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postato da Marco il 27/09/2010 22:55 |
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E' vero quel che Anonimo dice: le due posizioni (Duesberghiane e Perthiane) sono da tempo inconciliabili. Quello che deve succedere in un contesto scientifico è un confronto tra le due, una sfida a colpi di argomenti logici. Non può esserci il pareggio. Non si sarebbe dovuta mantenere una coesistenza di due tesi così differenti. La soluzione doveva comportare il riconoscimento della teoria vincente. Avrebbero anche potuto - nel ventaglio delle possibilità - risultare perdenti tutte e due e prevalere un'altra ancora, migliore.
[...] [ffranchi: il seguito in coda al post] |
postato da ffranchi il 26/09/2010 16:23 |
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Che cosa è diventata la battaglia per demistificare un mostro invisibile? Ho la sensazione che ormai sia una sfilata pubblica di personalità, ognuna con il proprio ego, spesso ipertrofico.
Io avevo capito che c'erano due fronti: quello di Duesberg (virus passeggero e innocuo), e quello della Eleopulos (il virus non è mai stato isolato). Non è quindi un fatto di oggi: da sempre le due posizioni non sono conciliabili. Sono però convissute negli ultimi anni, si sono per così dire sopportate a vicenda. Sì, ci sono state delle diatribe, ma non c'era stata rottura (fra l'altro Celia Farber, una che è vicina a Duesberg, aveva usato parole di simpatia verso la Eleopulos, un modo per gettare acqua sul fuoco). Addirittura, poco tempo fa, ho ipotizzato che De Harven avesse compiuto la quadratura del cerchio: era riuscito, pensavo, a mettere d'accordo i due massimi contendenti, facendo una sintesi costruttiva e, nello stesso tempo, prendendo, con il suo Human Endogenous Retrovirus, una posizione che accontentava gli uni e gli altri (sì, d'accordo, non al 100%, però l'approccio era ed è abbastanza costruttivo). Ma non è bastato. Perché? Ecco quindi che non ci capisco più niente. Il tutto è diventato una irriducibile inimicizia personale? ... Lei è sempre stato se stesso, ha una posizione onesta, non cerca la gloria per la gloria e ha mantenuto la sue idee, anche se possono essere scomode. Io, per esempio, all'inizio avevo forti perplessità sul suo atteggiamento piuttosto positivo circa la somministrazione di antiretrovirali. Poi, col tempo, ho capito cosa fanno alle polmoniti gli inibitori della proteasi. Come ne veniamo fuori? Se la sente, estraniandosi per un momento dalle battaglie contingenti, di fare un pronostico su come andrà a finire? Voglio dire: non solo sul fronte dei dissidenti, ma anche e, soprattutto, sul fronte demistificatorio? E' stata aperta una qualche breccia nell'establishment? |
postato da Anonimo il 26/09/2010 09:39 |