Fra meditazione sul vuoto e variazioni jazz: note per il design di pubblicazioni su carta e web
![]() Invito alla lettura e alla contemplazione di Beth Tondreau, Layout Essentials. 100 Design Principles Using Grids, Quarto Publishing Group, 2019Il bel libro di Beth Tondreau, di cui nel 2019 è stata pubblicata l'edizione rivista e aggiornata, esplora le potenzialità attuali della griglia grafica svizzera ideata da Joseph Müller-Brockmann e Karl Gerstner, che in tandem con il carattere Helvetica, ha caratterizzato il modernismo degli anni Cinquanta del secolo scorso. Layout Essentials è un volume tutto da guardare, oltre che da leggere, utile a tutti coloro che, a vario titolo, si occupano di pubblicazioni stampate e digitali, nonché della realizzazione in particolare di manuali di istruzioni, cataloghi prodotto, tabelle e infografiche. Beth Tondreau apre presentando i componenti di base della griglia grafica svizzera. L'autrice sottolinea che la struttura della griglia deve essere determinata dal tipo e dalla quantità di informazioni da comunicare, nonché dal loro tessuto relazionale. La griglia, sintetizza Beth Tondreau, determina il comportamento delle informazioni e ha l'obiettivo di farci percepire a colpo d'occhio la gerarchia, la funzione, la sequenza dei contenuti, nonché la rete delle loro relazioni. Oltre alla griglia di base, la cassetta degli attrezzi del designer contiene gli strumenti per assiemare le informazioni in topic di senso compiuto; i tipi di carattere, le dimensioni e il peso dei font; gli elenchi puntati e numerati; la codifica cromatica, semanticamente rilevante di testi, moduli e aree, che permette di evidenziare determinate informazioni senza ricorrere a bordi e separatori; i pittogrammi, corredati dall'eventuale codifica cromatica; i separatori orizzontali o verticali, di diversa altezza per esplicitarne la gerarchia. Ma lo strumento grafico su cui l'autrice si sofferma maggiormente è lo spazio vuoto. Se la pianificazione e il calcolo sono fondamentali nell'allestimento della griglia di base, la sua mera applicazione sarebbe luogo a un layout regolare, ma noioso. Una vera ninna nanna. Oltre a essere una pratica attorno al vuoto, il design è un esercizio jazz: la griglia di base è il tema su cui eseguire variazioni che, ancorché basate coerentemente sul tema, ne rappresentano cesure antiritmiche. Fra gli strumenti utili a eseguire le variazioni, Beth Tondreau illustra in particolare la tecnica di unire moduli per ricavare aree cariche di significato; l'uso di immagini di forma e dimensione diverse, anche scontornate (per movimentare il layout) o ritagliate (per comunicare un punto di vista); la sovrapposizione all'immagine di altri livelli di informazioni (per esempio: numeri dei passi di una procedura, diagrammi atti a chiarire il modo in cui è necessario compiere l'operazione raffigurata, elementi grafici che guidano l'interpretazione dell'immagine); l'uso semantico del colore; l'impiego di diagonali, linee curve, stondature e cerchi; la rotazione di testi (molto bello l'esempio di come includere testi orizzontali di piccole dimensioni all'interno delle spaziature di testi verticali di grandi dimensioni); l'uso di caratteri (anche disegnati ad hoc) e di ornamenti per accentuare il tema della pubblicazione, per esempio dal punto di vista storico o culturale. |