i resiani
postato da Sergio Chinese [18/02/2009 21:00]
KORANE / RADICI
Le nostre radici sono il testo sacro su cui è basato il legame alla nostra Valle e in un mondo globalizzato e globalizzante in cui il detto eracliteo " Tutto passa e tutto si trasforma" sembra il motto imperante, restare saldi alle radici e riscoprire la propria identità è un obbligo morale. Un processo inarrestabile e irreversibile sta spazzando ovunque i valori, i sentimenti, le credenze, la lingua degli avi. Succede anche nella nostra Resia, ma abbiamo anche la consapevolezza che per affrontare le sfide del mondo contemporaneo, è necessario sapere, prima di tutto, chi siamo e come siamo. Nessuno relega a secondo piano i problemi legati al mondo della produttività, della sopravvivenza e dell'adeguatezza a nuovi stili di vita, ma con determinazione e attaccamento dobbiamo difendere la tradizione e la cultura in tutte le sue manifestazioni, a partire dalla lingua che ci distingue da tutti. |
commenti : (9)
commenti
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interessantissima ipotesi anche alla luce delle recenti ricerche genetiche
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postato da sergio il 13/03/2013 18:01 |
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Per inciso, l’origine degli abitanti della Val di Resia è dibattuta: esiste la leggenda di una loro migrazione dalla Russia, ma sia Jan Baudoin de Courtenay che Don Stefano Valente, di origine resina, la respinsero su basi linguistiche. Quest’ultimo nel 1868 affermò che il resiano è un dialetto dello Slavo Cragnolino e Carinziano. Insostenibile è dunque l’omologazione tra Resia e Russia in virtù di una vaga assonanza dei due termini. Il toponimo è attestato in epoca remota e nell’anno 1240 la grafia era Rexia (pronunciata come in Venexia). C’è chi fa derivare il toponimo dalla base romanza di ràsega (segheria) che G.B. Pellegrini suggerisce per il Passo di Resia, ma nel Medioevo i tronchi erano squadrati con l’accetta, che era uno strumento molto più importante della sega. Invece è evidente la relazione di Rézija con la dea Reitia, che vale allo stesso modo per il passo di Resia e per l’antica Retia. È dunque ora di valutare “scientificamente” la possibile identità dei Resiani come una “sacca” venetica arcaica rimasta isolata, la cui lingua assume risalto per l’interpretazione delle iscrizioni venetiche antiche.
Tratto dal libro: La dea veneta. I Venti antichi dal Baltico alla Bretagna (Edizione Cierre 2009, pag. 153) di Piero Favero |
postato da PieroFavero il 20/01/2013 13:22 |
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Ho già letto da qualche parte quanto scritto! (forse un linguista che si è interessato al nostro dialetto).
Comunque, non so se è proprio corretto definire il resiano "dialetto sloveno".Sarebbe meglio approfondire gli studi sul resiano. |
postato da niki il 14/02/2010 23:42 |
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ll dialetto sloveno di Resia:so che per tanti resiani la relazione tra resiano e sloveno è una cosa molto sofferta, una cosa che dà origini a discussioni lunghe e talvolta violente. Tenterò di spiegare cosa intendono dire i linguisti quando affermano che il dialetto resiano sia un dialetto sloveno.Un linguista colla parola sloveno vuole soltanto indicare quali siano le relazioni di consanguineità tra i vari dialetti parlati nella zona delle Alpe orientali. E’ ovvio che il resiano non è un dialetto romanzo o tedesco, nonostante i numerosi prestiti lessicali, ma un dialetto appartenente al gruppo di lingue slave. Tra quelle slave il più grande numero di concordanze di fenomeni linguistici lo troviamo con lo sloveno, termine che, piuttosto di indicare una lingua unica, si riferisce ad un gran numero di dialetti assai differenti tra di loro.Nell’epoca delle migrazioni dei popoli tante tribù slave si sono spostate dall’Europa Centrale ed Orientale verso le Alpe orientali. E’ logico che tra quelle che viaggiavano assieme esistevano dei legami di parentela e consanguineità. Quelle stabilitesi nel sud dell’odierna Austria, nella fascia orientale del Friuli e nell’attuale Slovenia sono tutte arrivate più o meno nello stesso periodo, e parlavano dei dialetti molto simili gli uni agli altri. Sono stati gli sviluppi storici e sociali a dare poi origine alle differenze così marcate che troviamo oggi tra i dialetti sloveni. Per trovare dialetti sloveni con legami più stretti col resiano, bisogna cercare verso nord.La teoria Baudouiniana sull’origine del resiano, la famosa teoria turanica, non ha mai trovato molto appoggio tra gli studiosi. Dopo indicazioni iniziali da altri studiosi è stato il Ramovš a dimostrare in modo convincente che ci sono legami antichissimi tra il resiano ed il dialetto sloveno che si parla nella valle della Zeglia in Austria e, più vicino a Resia, nella Val Canale. Probabilmente nel primo Medioevo la popolazione di lingua slovena si trovava su un’area più estesa verso sud, essendo presente anche nel Canal del Ferro e nelle valli vicine. Quest’ipotesi viene sostenuta dalla presenza di nomi di luogo come M. Iama e R. Patòc, entrambi all’est di Chiusaforte nel Canale di Raccolana, nomi di origine slava per cui non avrete difficoltà a trovare le parole resiane corrispondenti. Anche la conosciuta armonia vocalica del resiano (esempi: genitivo/accusativo singolare otrokä, dativo singolare utrukü), fondamento principale per la teoria turanica di Baudouin de Courtenay, si lascia tranquillamente collegare con fenomeni simili presenti in altri dialetti sloveni, come dimostrava il Ramovš. I studi recentissimi dell’olandese Vermeer confermano questa teoria sul legame antichissimo tra il resiano e lo zegliano. Interessante che anche un resiano, e più precisamente Stefano Valente Bobon in un suo articolo pubblicato nel Giornale di Udine nel 1868, già riferiva delle concordanze tra il resiano ed i dialetti sloveni parlati in Carinzia!
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postato da turan64 il 10/02/2010 18:10 |
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Buonasera Sergio,le scrivo dal Belgio .L'ho incontrata l'estate scorsa a un barbecue da Lucillo Di Lenardo.Serata durante la quale il suo amico "Brassens" suono' tante canzoni "leggere" che mi ricordarono tempi ormai lontani.Le porgo i miei piu' sentiti auguri di successo elettorale.
Per cortesia puo' darmi notizie di Lucillo? La mia mail é: paologionco@skynet.be Salutoni Paolo |
postato da Paolo il 08/04/2009 20:48 |
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ti ringrazio nik ma c'è veramente bisogno del sostegno di tutti
tra qiualche giorno ufficializzerò la mia candidatura e aprirò il dibattito sul programma sarà utile sentirvi.sergio h |
postato da sergio il 07/04/2009 22:32 |
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bravo sergio
vai avanti perche la gente è con te tutti sanno quanto ti sei dato da fare per salvare le nostre origini e ti garantisco che molti nostri concitadini senza dichiarare le loro posizioni ti sostengono. w resia e w i resiani perchè solo se ci sentiamo veramente resiani possiamo salvare resia e tu lo fai e avrai il mio e il nostro appoggio. |
postato da nik il 07/04/2009 15:06 |
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ciao sergio
visito spesso il tuo sito che mi fa sentire vicina alla mia valle e alla mia terra d'origine. noto che sei molto attento alle cose resiane e condivido la tua posizione in merito alla tutela del nostro modo di essere resiani. molti studiosi ci vogliono aggregare a popolazioni con le quali noi non leghiamo. tenete duro e non lasciatevi governare da coloro che vogliono standardizzare un popolo così unico nelle sue realtà ma diverso nelle sue diverse componenti. francamente non capisco come quelli di stolvizza, validi nell'organizzare le loro sagre e le loro feste, vogliono farsi sopprimere con un linguaggio standard che mira a rendere sloveno il linguaggio resiano. forse solo con il passare del tempo qualcuno si renderà conto degli errori commessi. ma poi, se puoi rispondermi, poichè mi giungono voci dalla mia terra : è vero che ti vuoi diventare sindaco nelle prossime elezioni amministrative? se così fosse sappi che tutti noi ti appoggeremo perchè sei una persona valida che da quando ti conosco ha sempre cercato di diffendere RESIA e LA SUA CULTURA. AUGURI per la tua vittoria. ciao noemi |
postato da noemi il 28/02/2009 10:53 |
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difficile da capire un linguaggio del genere
bisogna parlare più semplicemente spero che la prossima sia più leggibile. |
postato da roberto il 19/02/2009 17:23 |